Strategia, 13 Dicembre 2023
Il Manuale da Campo di Sabotaggio, redatto dall’Office of Strategic Services (OSS, l’antesignana della CIA) durante la Seconda Guerra Mondiale, è un documento storico illuminante.
Fondata nel 1942, l’OSS rispondeva alla necessità degli USA di un’operazione di intelligence organizzata durante la guerra. Il suo manuale, noto per l’approccio pratico al sabotaggio, rivela come piccole azioni possano avere grandi impatti, un concetto applicabile anche nella gestione aziendale.
Le sue tecniche forniscono intuizioni preziose per i leader aziendali moderni nel riconoscere e contrastare comportamenti che minacciano efficienza e produttività.
Il Manuale da Campo di Sabotaggio: una panoramica
Nella sua essenza, il manuale evidenzia come il sabotaggio possa assumere forme molteplici, non necessariamente legate all’azione fisica diretta.
Parla, per esempio, di ritardare o impedire operazioni, di generare confusione e inefficienze, e di minare il morale – tutti elementi che possono trovare una corrispondenza nelle dinamiche aziendali contemporanee. Per i CEO di PMI, comprendere queste dinamiche può essere cruciale: riconoscere i segni di un potenziale sabotaggio (intenzionale o meno) tra i processi, nella cultura aziendale o tra le persone che lavorano per l’azienda, può fare la differenza.
Il manuale, quindi, diventa una metafora potente per la comprensione e la prevenzione di comportamenti dannosi in un contesto aziendale e mette in luce come piccoli cambiamenti nel comportamento e nelle routine lavorative possano avere un impatto significativo sull’efficacia e l’efficienza complessiva dell’organizzazione.
Identificazione dei comportamenti di sabotaggio in ambiente aziendale
Identificare i comportamenti di sabotaggio in un’azienda richiede una comprensione acuta non solo delle azioni visibili, ma anche delle sottili dinamiche interpersonali e organizzative che possono minare la produttività e il morale.
Comportamenti comuni di sabotaggio secondo l’OSS
Sono comportamenti che possono variare e si va dai ritardi deliberati alla mancanza di comunicazione efficace, fino ai conflitti interpersonali e alla resistenza al cambiamento. Nel contesto aziendale, tali comportamenti possono manifestarsi, per esempio:
- come riluttanza nell’adottare nuove procedure
- come diffusione di informazioni errate o incomplete
- come mancanza di collaborazione tra dipartimenti
Riconoscere questi segnali può aiutare i leader a intervenire tempestivamente.
Come riconoscere i segnali di allarme da sabotaggio
I segnali di allarme di un potenziale sabotaggio aziendale sono spesso sottili e possono essere facilmente trascurati. Questi includono:
- una diminuzione della qualità del lavoro
- scadenze mancate frequentemente
- un ambiente di lavoro negativo
- un’insolita frequenza di errori e incidenti
- un calo dell’entusiasmo e dell’investimento emotivo dei dipendenti
- comunicazione frammentata o assenza di trasparenza
- presenza di “colli di bottiglia” nei processi decisionali
I CEO devono stare attenti a questi segnali, perché possono indicare la presenza di comportamenti di sabotaggio, sia consapevoli che inconsapevoli, che necessitano di essere affrontati per mantenere l’integrità e l’efficienza dell’organizzazione.
Strumenti e tecniche per prevenire il sabotaggio aziendale
Prevenire il sabotaggio aziendale richiede un approccio olistico che coinvolga tutti i livelli dell’organizzazione.
I CEO di PMI possono adottare una serie di strumenti e tecniche per creare un ambiente di lavoro resiliente, dove comportamenti negativi sono riconosciuti e gestiti prima che possano trasformarsi in sabotaggio. Questo implica non solo mettere in atto politiche e procedure specifiche, ma anche coltivare una cultura aziendale che promuova l’apertura, la fiducia e la collaborazione.
Creazione di una cultura aziendale positiva
Una cultura aziendale positiva e inclusiva è il fondamento per prevenire il sabotaggio.
Per crearla, è necessario includere la promozione di valori come la trasparenza, l’integrità e il rispetto reciproco. I CEO dovrebbero incoraggiare una comunicazione aperta, dove i dipendenti si sentono liberi di esprimere preoccupazioni e suggerimenti senza timore di ritorsioni.
Riconoscere e premiare comportamenti che sostengono gli obiettivi aziendali aiuta a rafforzare un clima positivo all’interno dell’organizzazione.
Puoi entrare ancora di più nei dettagli leggendo questo articolo di approfondimento: 5+2 Disfunzioni che impediscono ai Team di raggiungere l’alta prestazione
Comunicazione efficace e gestione dei conflitti in azienda
La gestione efficace per l’anti sabotaggio richiede una comunicazione chiara e coerente. I leader devono essere trasparenti nei loro obiettivi e aspettative, fornendo feedback regolari e costruttivi.
È fondamentale anche instaurare un meccanismo per gestire e risolvere i conflitti in modo tempestivo e imparziale. Come? Ad esempio:
- si può includere la creazione di canali di comunicazione dedicati per segnalazioni di comportamenti preoccupanti
- si possono implementare politiche che incoraggiano la collaborazione e il lavoro di squadra
- si può prevedere la formazione sulla gestione dei conflitti per fornire ai dipendenti gli strumenti per affrontare in modo costruttivo le divergenze, prevenendo così la degenerazione in comportamenti distruttivi.
Strategie proattive per i CEO per salvaguardare le loro PMI
Essere proattivi significa anticipare i problemi e sviluppare sistemi per mitigarne l’impatto. Questo richiede una combinazione di intuizione strategica, leadership efficace e un impegno costante verso l’innovazione e l’adattamento organizzativo.
Leadership e responsabilità nel prevenire il sabotaggio
Una leadership forte e consapevole gioca un ruolo cruciale nella prevenzione del sabotaggio. I CEO devono essere modelli di integrità e trasparenza, stabilendo standard elevati per sé stessi e per i loro team.
È essenziale instillare una cultura di responsabilità reciproca, dove ognuno si sente investito della sicurezza e del successo dell’azienda. Inoltre, i CEO devono essere aperti all’ascolto e al coinvolgimento dei dipendenti, valorizzando i loro contributi e incoraggiandoli a parlare in caso notino pratiche o comportamenti potenzialmente dannosi. Questo tipo di ambiente stimola un senso di appartenenza e di impegno che è il nemico naturale del sabotaggio.
Per approfondire l’argomento sulla leadership, ti consigliamo di leggere il nostro articolo dedicato > CEO e leadership.
Se il problema è il ritardare o impedire la consegna delle attività
Dove è possibile, e coerentemente con i vincoli di budget, di disponibilità delle persone e scadenze di altre iniziative future, le scadenze per le consegne delle attività dovrebbero essere sempre decise da chi il lavoro lo dovrà fare.
Preso l’impegno, le persone che hanno definito le scadenze dovranno prendersi la responsabilità di concludere entro i termini da loro condivisi; se il tempo non fosse sufficiente, le persone dovranno informare in anticipo i responsabili e presentare soluzioni affinché gli impegni possano essere rispettati. Cali di standard, qualità e quantità devono essere condivisi con i responsabili e mai presi dai singoli.
Inoltre, tutte le persone e i team dell’azienda devono sapere che si può dibattere, numeri alla mano, fino alla decisione che spetta al decisore, e che una volta che il decisore (solitamente il proprio responsabile) ha preso la decisione, tutte le persone coinvolte dovranno operare per il massimo successo, anche se non si condividono le scelte.
Proattivamente, è necessario prima formare tutte le persone dell’azienda, poi adottare un metodo efficace di esecuzione e miglioramento continuo per:
- definire e comunicare obiettivi e i risultati chiave;
- definire e comunicare i vincoli delle attività, delle responsabilità e dei criteri decisionali;
- definire ed eseguire con regolarità momenti di revisione e controllo del lavoro;
- stimare il tempo di esecuzione delle attività mai eseguite prima;
- evitare la sindrome del “non è stato inventato qui”;
- riutilizzare tutto quello che esiste e che già si conosce;
- riconoscere che cos’è valore per l’azienda e cosa sono gli sprechi;
- evitare il multitasking e limitare i work in progress;
- superare i fenomeni guastatori.
Generare confusione o inefficienze: come evitarlo
Per evitare di generare confusione, chi esegue il lavoro deve conoscere:
- lo scopo per cui è importante il risultato di quello che dovrà essere fatto;
- gli obiettivi numerici di quello che dovrà essere fatto;
- quali caratteristiche definiranno il successo del risultato del lavoro che dovrà essere fatto;
- chi è il responsabile (e il decisore) del risultato finale;
- quali sono i vincoli (scadenze, budget, personale, ecc.) che le persone che eseguiranno il lavoro dovranno rispettare;
- la cadenza dei momenti di revisione e controllo.
Piani di azione e misure di contingenza in azienda
Per rendere l’azienda a prova di sabotaggio (involontario), in azienda non possono mancare:
- momenti ricorrenti di revisione e controllo del lavoro
- video manuali sull’utilizzo di protocolli di sicurezza, per le persone, le cose e i sistemi informativi, e sulle procedure di emergenza per mantenere la continuità del business
- linee guida chiare per la risoluzione dei conflitti e la gestione delle crisi
Infine, stabilire collaborazioni con esperti di sicurezza informatica e sicurezza sul lavoro, nonché consulenti esterni può offrire ulteriori livelli di protezione e insight.
Le opinioni sono interessanti, i fatti contano di più
Acquisti, pre-ordini, dimostrazioni concrete di interesse valgono più delle opinioni, anche quelle del più “pagato nella stanza”.
Per evitare lunghe riunioni o progettazioni infinite che bruciano risorse, valutare di sperimentare con metodo (scelta consigliata) o di affidarsi ai propri dati, purché consistenti. E qualora non ci fossero dati di prima parte, tornare all’opzione di sperimentazione.
Passi avanti concreti per i CEO
In conclusione, la lotta contro il sabotaggio in azienda è una sfida continua che richiede vigilanza, adattabilità e un approccio proattivo.
I CEO di PMI, adottando le giuste strategie e una comprensione profonda delle dinamiche di sabotaggio, possono non solo salvaguardare le loro aziende, ma anche promuovere un ambiente lavorativo positivo e produttivo. I passi avanti richiedono un impegno costante verso l’apprendimento, l’innovazione e l’adattamento alle mutevoli esigenze aziendali e del mercato.
Per i CEO, è cruciale rivedere regolarmente queste strategie. È essenziale mantenere un approccio olistico, essere pronti a innovare e sviluppare l’organizzazione per affrontare tali sfide. Questo comporta investire nella formazione, esplorare nuove tecnologie e costruire reti professionali.
L’obiettivo finale è proteggere l’azienda dal sabotaggio, promuovendo al contempo la crescita sostenibile.
Pubblicato nella categoria Strategia, il 13 Dicembre 2023.